Mobilità ciclistica: la Regione approva la legge per la mobilità sostenibile

TERAMO – «Finalmente anche la Regione Abruzzo si appresta ad approvare una legge per favorire la mobilità ciclistica, una legge la cui approvazione si attendeva da diversi anni e che sarà approvata martedì 12 marzo 2013 nella seduta del Consiglio regionale». E’ questo il commento del consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, che esprime soddisfazione per il traguardo raggiunto e chiede alla Regione di puntare sulla mobilità ciclistica intesa come priorità strategica per le infrastrutture del territorio. «Questo obiettivo – continua Ruffini –  condiviso anche dalle nostre associazioni ambientaliste è sempre stato una delle mie priorità politiche sia come Presidente che come Sindaco e l’ho anche inserito nel mio programma da consigliere regionale. Ho condiviso da subito tutte le richieste delle associazioni ambientaliste dal completamento del Corridoio Verde Adriatico, al quale ho dato anche un contributo con i ponti ciclopedonali come amministratore, alla realizzazione dei percorsi ciclabili vallivi e fluviali, quali scelte prioritarie per il miglioramento della qualità della vita, ma anche quali risorse vitali per il turismo. Con questa legge la regione Abruzzo fa un ulteriore passo verso il turismo responsabile e verso un’idea di crescita economica legata all’utilizzo delle risorse naturali. Per questo come Pd diciamo no alla piattaforma di Ombrina a Mare al largo della Costa Teatina e diciamo sì all’uso della bicicletta come nuove possibilità di fare turismo e muovere l’economia locale». Ruffini ricorda quindi i punti qualificanti della legge che sono: il sostegno alla mobilità pedonale, con il potenziamento dei percorsi ciclabili e la creazione di una rete interconnessa di itinerari in località di valore ambientale, la trasformazione e la riconversione di vecchi manufatti, come ponti, tratti stradali, stazioni ferroviarie, in percorsi ciclabili e ciclopedonali, la programmazione, da parte di Province e Comuni, di interventi in favore della ciclabilità, la destinazione, nel Piano regionale della mobilità e dei trasporti, di una quota non inferiore al 10% dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, al parcheggio di biciclette. I Comuni potranno realizzare inoltre reti urbane o extraurbane di percorsi ciclabili e potranno inserire nei regolamenti edilizi delle norme per la realizzazione di spazi comuni per il deposito di biciclette nelle strutture pubbliche.  «Con questa legge – conclude Ruffini – aumenterà la sensibilità verso l’uso della bicicletta e auspico che per la Regione Abruzzo sia solo una prima tappa. Adesso ci aspettiamo che vengano completati alcuni progetti esistenti e che i nuovi investimenti infrastrutturali riguardino anche la mobilità ciclistica. Abbiamo fatto un primo passo, ma il gap da colmare rispetto alle altre regioni è lungo».

ALCUNI DATI SULLA CICLABILITA’ IN ABRUZZO – Secondo uno studio di Legambiente del 2010, tra le città abruzzesi capoluogo di provincia Pescara è al 56° posto, seguita da Teramo (58°), più distanziata Chieti (85°). Tra le città capoluogo abruzzesi troviamo Pescara al 50° posto, con 14 km di piste ciclabili, Teramo al 53° con 10 km di piste ciclabili, Chieti al 87° posto con 1 solo km di pista ciclabile. I dati si riferiscono all’intero territorio comunale. L’Aquila non è presente nello studio. L’Aquila è invece citata in un’indagine dell’osservatorio Linear che ha evidenziato la pericolosità delle città per i ciclisti: dallo studio L’Aquila figura, insieme a Potenza, Torino e Napoli, tra quelle in cui è più pericoloso andare in bicicletta.  Sempre in Abruzzo manca una rete di percorsi ciclabili, mentre esistono brevi tratti, anche di poche centinaia di metri, scollegati tra di loro e, quindi, poco utili per lo sviluppo di una vera mobilità ciclistica alternativa a quella delle auto. Il tratto più lungo di ciclabile è quello dell’altipiano delle rocche, di oltre 35 km, che ha finalità più turistiche, mentre è in via di completamento il “corridoio verde adriatico”, sulla costa, che ha tratti realizzati continui anche di 13 km (Martinsicuro-Giulianova), mentre altri sono in progetto (via Verde della costa teatina) o in completamento.